La Spagna ha indossato sicuramente molte maglie nel corso della storia, ma cominciamo dal 1934, l'anno del primo mondiale a cui partecipò la nazionale spagnola, dopo non aver potuto partecipare nel 1930, a mò di protesta. In questo caso troviamo una maglia rossa che tornava ad avere questo colore dopo molti modelli precedenti, fra cui uno bianco che non era stato molto apprezzato.
Nel 1950, in occasione del famoso Mondiale del Brasile, dove avvenne il “Maracanazo”, la Spagna si classificò al quarto posto con una maglia con bottoni rossa e uno stile molto semplice, come era tipico delle nazionali dell'epoca.
Facciamo un altro salto indietro nel tempo tornando al 1962 e ai Mondiali che si svolsero in Cile con una maglia nuovamente rossa, lontana, questo sì, dai bottoni e con uno scollo rotondo che migliorava di molto la qualità di ciò che si vedeva fino a quel momento.
E questa maglia è stata mantenuta per più di 20 anni con piccole variazioni della tonalità del blu dei pantaloncini o dettagli minimi, un aspetto che, anche se oggi ci sembrerebbe pazzesco, dato il contesto nazionale di quell'epoca, era totalmente normale. Il kit fu così usato per Inghilterra 1966 e Argentina 1977.
Arriviamo così a Spagna 1982, in cui adidas gestì la creazione della maglia della nazionale producendo un nuovo modello con le linee adidas, un colletto stile polo e un nuovo stemma. Tutti elementi che hanno fatto sì che la maglia fosse un successo a livello di vendite.
Passiamo poi ai Mondiali di Messico 1986 in collaborazione con Lecoq sportif quando venne creata una maglia un po' più bordeaux e molto semplice con un discreto dettaglio giallo completato da un pantaloncino blu e dei calzettoni neri. Molto nello stile dell'epoca.
Continuiamo con Italia 90, in cui la Spagna indossò una maglia più innovativa con uno scollo a V che ricordava le prime divise, dal momento che presentava la linea gialla e si tornava al colletto da polo. Un modello con più stile per la nazionale spagnola che quell'anno riuscì ad arrivare agli ottavi di finale.
Passiamo a Stati Uniti 1994, in cui in questo caso entrambe le maglie furono ricordate: sia la rossa che la bianca e la mitica immagine di Luis Enrique che resterà sempre nella nostra memoria. Una maglia audace con una fantasia con dettagli blu e gialli sia sulla maglia che sui pantaloncini. adidas riuscì ad alzare l'asticella in quell'occasione.
Per Francia 1998 venne recuperato quello scollo a v con molti dettegli blu anche sulle maniche della maglia. Un modello molto diverso che rese la maglia un articolo spettacolare.
Con l'amaro in bocca gli spagnoli ricordano anche i Mondiali di Corea e Giappone nel 2002, durante i quali la nazionale indossò un modello molto più minimalista con leggeri dettagli gialli sul colletto e sulle maniche, oltre a particolari colorati sui pantaloncini.
Successivamente per Germania 2006 c'è stato un leggero tocco vintage con le linee gialle sulla maglia, pur mantenendo il minimalismo che predominava in quel periodo.
Ed eccoci arrivati a Sudafrica 2010, in cui sia la maglia rossa che la blu indossate dalla Spagna hanno fatto la storia. C'è poco da dire in merito: sono maglie sublimi in cui il minimalismo si unisce all'eleganza e con cui la nazionale si proclamò campione del mondo. Iconica.
Con Brasile 2014 è stato proposta una tonalita di maglia diversa e le maglie erano caratterizzate da una certa trama speciale, leggeri dettagli gialli e un minimalismo predominante sia nella maglia Home che in quella Away.
In occasione di Russia 2018 si è tornati allo spirito del 1994 con una maglia molto tipica di quella'epoca, allontanandola dai modelli più semplici del passato e con una maglia con più personalità. Molto diversa.
Ed infine i Mondiali di Qatar 2022: è tornato lo scollo a V con dettagli blu e gialli per riavere quello stile vintage che presenta la maglia.
Cari amici, per l'anno prossimo, il 2026, è previsto un nuovo Mondiale. Non possiamo essere più curiosi di sapere subito come sarà la nuova maglia della nazionale spagnola.
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